Il Domaine Méo-Camuzet è una delle tenute star indiscusse della Borgogna. Si trova nella Côte-des-Nuits ed esiste dall'epoca gallo-romana. Da 4 secoli, il know-how del dominio è stato trasmesso di generazione in generazione, sempre con l'ambizione e il desiderio di produrre vini eccezionali. La tenuta copre 17,2 ettari di vigneto, di cui 13,7 ettari in rosso. L'unico vitigno che vi si raccoglie è il Pinot Nero. I restanti 3,6 ettari sono dedicati alla produzione di vini bianchi, sempre con un solo vitigno: lo chardonnay

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La tenuta Méo Camuzet ha poi prodotto grands crus di Borgogna nelle denominazioni Richebourg, Echezeaux, Clos Vougeot e Corton; così come premier crus a Nuits-Saint-Georges, Vosne-Romanée, Chambolle-Musigny e Fixin. I vini prodotti dalla tenuta sono noti per essere molto buoni da invecchiare. Fino al 1988 la maggior parte delle proprietà del domaine erano affittate ad altri vignerons e sorprendentemente la maggior parte del vino era venduta all'ingrosso ai négociants. Oggi è molto diverso. Jean-Nicolas Méo e Christian Faurois gestiscono ora il Domaine ed insieme producono alcuni dei migliori vini della Côte d'Or. Meo Camuzet produce vini corposi, fermi, ricchi, quercini, concentrati, che nessun serio bevitore dei bordolesi dovrebbe trascurare. Prima dell'arrivo degli attuali amministratori Jean-Nicholas Méo e Christian Faurois, due delle più importanti personalità della Borgogna sono state fondamentali nella storia di Méo-Camuzet. La prima è Etienne Camuzet, un personaggio politico che fu deputato per la Côte d'Or dal 1902 al 1932, e che acquistò durante la sua vita alcune importanti tenute vinicole così come lo Château de Clos de Vougeot, che poi donò alla Confrérie des Chevaliers du Tastevin.

Il suo nome appare spesso nelle controversie per decidere quali parcelle di vigneto possono essere incluse o meno in un grand cru. Il secondo, e molto probabilmente il più grande enologo della Borgogna del XX secolo, fu Henri Jayer. Invitato espressamente dai proprietari del Domaine Méo-Camuzet a curare le loro vigne fin dagli anni '40 grazie alla sua già formidabile reputazione, il magistrale vigneron rimase un mezzadro delle proprietà del Domaine fino al 1988 quando passò a vinificare direttamente i suoi appezzamenti. Jayer rimase come consulente e fu assolutamente determinante nella sua ascesa all'apice del buon vino bordolese. Meo-Camuzet Corton Clos Rognet: Corton rappresenta la setosità, la morbidezza e l'autorità. Le sue viti producono un vino robusto con una capacità d'invecchiamento sorprendente. È sempre molto maturo e ci offre quindi aromi dolci e una consistenza ben rotonda; la sua struttura è talvolta pronunciata nel finale.