Prestigiosa Cantina fondata nel 1859 da Giovanni Gaja nel cuore delle Langhe, non ha bisogno di presentazioni essendo una delle aziende più importanti nella produzione di Barbaresco. E’ una griffe che ormai da decenni rappresenta il meglio non solo dei vini piemontesi, ma di tutto il Made in Italy se si parla di vino. Attualmente guidata con passione e competenza da Angelo Gaja insieme ai figli Gaia, Rossana e Giovanni, l’azienda è famosa a livello nazionale e internazionale, grazie alla continua ricerca e adozione di tecniche produttive d’avanguardia. Il rispetto per le tradizioni e l’amore per un territorio altamente vocato alla produzione di grandi vini, contribuiscono al successo della cantina Gaja in Italia e nel mondo. Lo storico Gaia & Rey Chardonnay della cantina è un vino che non solo ha rimodellato l'eredità della casa stessa, ma ha anche ridefinito il Piemonte come una delle vere grandi regioni vinicole del mondo. Chiamato come la figlia di Lucia e Angelo Gaja, Gaia Gaja, e la nonna di Angelo Gaja, Clotilde Rey (la grande matriarca della famiglia e una delle sue più lungimiranti visionarie), Gaia & Rey fu imbottigliato per la prima volta nel 1983 e rilasciato l'anno successivo

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Con questo storico imbottigliamento, Angelo Gaja mostrò al mondo che si potevano produrre eccezionali vini bianchi nelle Langhe, dove prima si producevano quasi esclusivamente vini rossi. Ha anche consegnato al mondo quello che ora è considerato uno dei più grandi vini bianchi d'Europa, un risultato davvero notevole in un paese dove le uve rosse hanno storicamente dominato il regno del vino pregiato

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L'annata 2017 dimostra che la grande qualità a volte viene dalla scarsità. Tre giorni di gelo alla fine di aprile hanno ritardato il raccolto del 10%, poi il caldo elevato dell'estate e la mancanza di precipitazioni hanno presentato delle sfide nella gestione dei vigneti. La buona notizia è che con una rigorosa selezione, il risultato sono stati eccellenti vini bianchi. Elegante e complesso con note floreali di fiori di acacia e glicine, seguite da note fruttate di mela verde, pesca bianca, agrumi e una mineralità di pietra focaia. Il rovere è ben integrato e mai invadente. Gli aromi si riversano sul palato con profondità e ricchezza, più un'invitante nota dolce di miele. L'acidità brillante fornisce energia e abbellisce il vino con un piacevole equilibrio e una bevibilità immediata.