Lo CHAMPAGNE CRISTAL di Louis Roederer ha una storia lunga e ricca, dai monarchi agli stravaganti artisti hip hop e rap. Originariamente prodotto per volere dello zar Alessandro II di Russia, ha anche goduto di un'intensa popolarità come bevanda scelta dalle star del rap e da altri grandi artisti della musica.

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Il Cristal fu creato da Louis Roederer per Alessandro II nel 1876. Quando la Russia divenne meno stabile e Alessandro temeva un assassinio, lo zar chiese espressamente una bottiglia chiara in modo da poter individuare qualsiasi veleno. Il fondo piatto era anche un requisito perché il reale russo era preoccupato che qualcuno potesse nascondere qualcosa di letale all'interno del "punt" (la grande rientranza sul fondo di una bottiglia di vino). Queste due personalizzazioni davano anche allo zar Alessandro la certezza che il vino provenisse dalla sua cantina. Naturalmente il vino doveva avere anche un gusto eccellente e la famiglia Roederer lo fece, procurandosi solo uva di proprietà al 100% dalle viti più vecchie che crescevano nel terreno più calcareo. Lo stile doveva essere elegante, concentrato e fine - ideale per un palato reale. L'esteta e imprenditore Louis Roederer adottò un approccio visionario per arricchire le sue vigne, mirando a padroneggiare ogni fase della creazione del vino. Ha forgiato lo stile, il carattere e il gusto unico del vino. A metà del XIX secolo, Louis Roederer acquistò alcuni dei vigneti grand cru della Champagne, un approccio che contrastava nettamente con le pratiche contemporanee. Mentre altre case compravano le loro uve, Louis Roederer coltivava i suoi vigneti, familiarizzava con le caratteristiche specifiche di ogni parcella e acquisiva metodicamente i terreni migliori. Il principio guida di Louis Roederer era che tutti i grandi vini dipendono dalla qualità della terra, dalla passione per la tradizione e da un'astuta visione del futuro; la fama e la reputazione della Casa di Louis Roederer erano saldamente stabilite. Il suo erede, Louis Roederer II era altrettanto illuminato e adottò l'approccio coscienzioso di suo padre alla produzione di champagne, la gestione patrimoniale della tenuta e l'audacia istintiva. Negli anni '20, il futuro erede della Maison Louis Roederer, Léon Olry-Roederer consacrò i suoi sforzi alla creazione di un vino altamente equilibrato - una miscela coerente e delicata di diverse annate, per garantire che il vino fosse sempre della migliore qualità. Questo vino costituirà la base per il successivo Brut Premier. Questa raffinata miscela contribuì notevolmente alla rinascita della casa di Louis Roederer. Dopo la sua morte, a partire dal 1933, la cantina fu gestita dalla sua vedova, Camille, che diresse la casa di Champagne con formidabile intelligenza e singolare dinamismo. Camille amava le corse dei cavalli e possedeva una delle scuderie più famose del mondo; era anche una mecenate illuminata e abbracciava gli aspetti più festosi e piacevoli dello champagne. Camille Olry-Roederer organizzava molti ricevimenti nell'Hôtel Particulier di famiglia a Reims. Queste feste hanno avuto un impatto duraturo sulla storia della Maison e hanno introdotto una nuova generazione di amanti del vino alle gioie dello Champagne Louis Roederer. Suo nipote, Jean-Claude Rouzaud, enologo e agronomo, prese in mano la gestione dell'intera tenuta e decise di consolidare i vigneti. Attraverso il suo impegno appassionato nel mestiere di viticoltore, coltivò più che mai le qualità inventive che sono così rappresentative della filosofia della Maison.

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La Maison Louis Roederer è rimasta un'azienda indipendente a conduzione familiare ed è oggi gestita dal figlio di Jean-Claude, Frédéric Rouzaud, che rappresenta la settima generazione della stirpe. Il Cristal ha una produzione annuale di circa 300.000 - 400.000 bottiglie all'anno. Questo è un numero piuttosto basso, considerando che altre marche di fascia alta come Dom Pérignon producono circa cinque milioni di bottiglie ogni anno. Cristal è invecchiato in cantina per sei anni, e poi tenuto per altri otto mesi dopo il suo dégorgement (il processo di rimozione dei sedimenti dallo Champagne). Anche le viti usate per coltivare le uve del Cristal sono vecchie - devono avere un minimo di 25 anni, ma alcune hanno anche 60 anni. Più vecchio è un vitigno, meno fruttuoso è, il che contribuisce alla rarità del Cristal. Nel tentativo di tornare alla tradizione e di rendere l'operazione di produzione dello champagne il più organica possibile, Louis Roederer ha iniziato a coltivare in modo biodinamico nel 2000. Le uve richiedono un'enorme quantità di lavoro e artigianato nei vigneti.

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Un Grande Vino nasce da un assemblaggio di miriadi di dettagli!