Nel 1853 il barone Nathaniel de Rothschild, desideroso di servire il proprio vino ai suoi prestigiosi ospiti, acquistò all'asta lo Château Brane-Mouton di Pauillac, nel cuore del Médoc, ribattezzandolo, in parte, con il suo nome: Château Mouton Rothschild. Lo Château visse poi una rivoluzione mezzo secolo dopo, nel 1924, quando il nipote del Barone, Philippe de Rothschild, prese in mano le redini dell’azienda decidendo di far imbottigliare il vino prodotto e di commissionare l’etichetta delle prestigiose bottiglie a Jean Carlu, all’epoca il più importante grafico e cartellonista pubblicitario di Francia.

In quegli anni, lo Château cambiò totalmente. Venne realizzata una grande cantina, lunga più di cento metri, dando vita alla spettacolare Grand Chai (La Great Barrel Hall). Vennero acquisiti altri appezzamenti vitati cru classé implementando anche la commercializzazione e la distribuzione dei vini. Dal 1855, anno dell’Esposizione Universale di Parigi, il Mouton Rothschild venne classificato come Deuxième Cru per volere dell'Imperatore Napoleone III e rimase con questa classificazione fino al 1973, anno in cui il Ministero dell’Agricoltura, lo promosse a Premier Grand Cru Classé, elevando finalmente al rango superiore un vino che ormai era entrato nel mito. Alla scomparsa del Barone Philippe, nel 1988, fu la figlia Philippine de Rothschild a prendere in mano l’azienda

-

Il 28 settembre 2016, in un'asta organizzata da Christie's a Beverly Hills, un lotto di dodici bottiglie di Mouton Rothschild 1945 viene battuto a 290.000 dollari, e un lotto di sei magnum della stessa annata a 345.000 dollari. Château Mouton Rothschild 1945 diventa, all’epoca, il vino più costoso del mondo. Conosciuto per le sue incredibili qualità organolettiche e per i record d'asta, il Mouton Rothschild ha la peculiarità di dare grande rilevanza al mondo dell'arte, grazie alle sue etichette che ogni anno, vengono impreziosite dalla riproduzione di un’opera realizzata dai nomi più illustri dell’arte contemporanea. Le etichette del Mouton Rothschild diverranno uno degli elementi trainanti della bellezza e del fascino collezionistico di questo vino leggendario dal 1945: per celebrare la vittoria degli Alleati e il suo ritorno nelle tenute, il barone Philippe propose all'artista Philippe Jullian di illustrare l'etichetta del Mouton Rothschild di quell’anno: la "V" di Victory appare sulle bottiglie, con acclamazione universale. Da allora, l'etichetta di ogni annata viene illustrata con la riproduzione di un'opera d'arte originale creata appositamente per Mouton Rothschild da un artista contemporaneo. Nel 2000, la Baronessa decide di celebrare il nuovo secolo con un'etichetta particolare: non commissiona l'opera a nessun artista, ma trasforma quella bottiglia in un oggetto da collezione con un ariete in oro. La produzione vinicola della zona si declina quasi esclusivamente sui vini rossi, con il cabernet sauvignon a fare da protagonista

-

Château Mouton Rothschild è situato nella zona del Bordeaux, precisamente nel villaggio di Pauillac, all’interno della regione vitivinicola del Medoc. Oggi ha un estensione di 90 ettari, di cui l’ 81% coltivato a Cabernet Sauvignon, il 15% a Merlot, il 3% a Cabernet Franc e l’1% a Petit Verdot. La fermentazione si svolge in tini di legno – è uno degli ultimi Château in Medoc che usa il legno per la fermentazione – mentre l’affinamento avviene in barriques nuove. 

La maggior parte dei cru classé si trova su depositi alluvionali gravelo-sabbiosi ricchi di quarzo, con poca ritenzione idrica e caldi, ottimali proprio per il vitigno principe, il cabernet sauvignon. Alla degustazione, Château Mouton Rotshchild rappresenta l'eleganza pura. Prima di tutto, il colore è rosso ciliegia scuro e intenso. Poi, il naso, di grande finezza, suggerisce una perfetta maturità del frutto. Gli aromi di mirtillo e ribes nero maturo si fondono armoniosamente con note floreali. Ci sono anche belle fragranze pepate e speziate sfumate da eleganti note di grafite e tabacco biondo che portano fascino e nobiltà. Infine, in bocca, l'attacco è pieno, denso, rivelando tannini eccezionalmente rivestiti e setosi. Il finale è carnoso, notevolmente persistente.